| Walt Mossberg, nota firma del Wall Street Journal, è meravigliato poichè Snow Leopard è un prodotto
atipico: per la prima volta Apple non lancia innovazione con nuove caratteristiche, bensì ottimizza un pr
odotto già esistente: Leopard. Os X 10.6 diventa il miglioramento di qualcosa che già esiste e questo
miglioramento si vede. Il sistema appare più veloce e stabile pagando appena 29 € per il DVD che,
tra l’altro, funziona anche per chi ha Tiger.
Joshua Topolsky di Engadget nota che prima di avviare i 15 minuti di installazione non è possibile
scegliere “archivia e installa”, opzione che permetteva di salvare la propria utenza in una porzione di
disco, installare il sistema da zero e importare l’utenza. Ora è possibile aggiornare, opzione che
prevede l’inserimento automatico in una cartella dei programmi e plug-in incompatibili con il nuovo
OS. Apple aveva promesso anche un recupero di 6 GB di spazio dopo l’installazione. In base alle
prove effettuate in redazione su diversi Mac, lo spazio recuperato va dai 10 ai 20 GB considerando
anche che Rosetta, per i programmi disegnati per i processori PPC, non è installato di default. Destino
che colpisce anche QuickTime X installabile dal menu Utility del DVD.
Tutti sembrano esprimere un pensiero comune per il Finder completamente riscritto. Brian Lam di
Gizmodo lo definisce l’aggiornamento più significativo dal lancio di Os X. La velocità di navigazione
tra le cartelle, considerando le anteprime, è favolosa. Cartelle con migliaia di file si aprono in un
istante. Il blogger ha effettuato anche una serie di test per verificare la reale velocità del nuovo OS.
Dai test risulta che la velocità è “drasticamente superiore”, ma non per i programmi di terzi.
Molti software, infatti, non sono stati ancora riscritti per funzionare con la tecnologia a 64-bit.
Bisognerà attendere qualche mese per vedere aggiornamenti che li velocizzino. Le applicazioni di
base di Apple, comunque, sono tutte ottimizzate. Tanto per fare alcuni esempi:
Un file di 35 MB in Anteprima è caricato nella metà del tempo.
I Javascript di Safari sono il 40% più veloci.
1 GB di dati in Time Machine sono salvati quasi alla metà del tempo.
Jason Snell di Macworld nota come l’integrazione di Exchange possa fare bene all’utenza business per
la possibilità di sincronizzare iCal, Rubrica e Mail con i server aziendali. Supporto che si aggiunge a
quello presente nell’iPhone.
Jim Dalrymple di CNET, invece, loda la possibilità di riavviare il singolo plug-in nel browser poichè la
prima fonte di blocco di Safari sono proprio i plug-in di terzi.
E infine non poteva mancare l’opinione di David Pogue, nota firma del New York Times, che si meraviglia della velocità: 72 secondi per avviare il sistema contro i 100 di prima, apertura del browser in 3 secondi, del calendario in 5 e di iTunes in 7. Tempi che si dimezzano in caso di seconda apertura del medesimo programma. David però trova il vero difetto di Snow Leopard: essendo ottimizzato per i processori Intel i vecchi Mac con processore PPC non potranno averlo.
Apple, per concludere, ci è riuscita ancora una volta: ci ha offerto un sistema operativo che, a differenza della concorrenza, non solo apporta novità ma non rallenta il sistema, anzi, lo velocizza ulteriormente e fa recuperare molti GB di spazio nell’HD. Una magia che solo a Cupertino sanno fare.
Edited by dhmen - 12/3/2011, 15:24
|
